martedì 27 settembre 2011

PERCHE' LA RISATA E' CONTAGIOSA?

Scoperto il motivo per cui ridere è contagioso: "colpa" dei neuroni-specchio. 
Ridere comporta inoltre mille benefici: purifica le vie respiratorie, abbassa il colesterolo, previene l'arteriosclerosi, combatte la stitichezza, allontana l'insonnia, riduce lo stress, calma il dolore.

saperlo, lo sapevamo già tutti. Ma in pochi  avevano tentato di darsi una spiegazione, tanto meno una spiegazione scientifica: ridere è contagioso, e a svelarne il motivo ci ha provato un gruppo di scienziati della University College e dell’Imperial College di Londra.
L’esperienza quotidiana ci insegna che se qualcuno ci sorride, non solo sarà sicuramente più simpatico, ma stimolerà in noi (quasi sempre) una risposta automatica, che ci porterà a sorridere a nostra volta.
In alcune situazioni, specie quando si è in tanti, a volte si ride per delle ore apparentemente senza motivo, soltanto perchè tutti continuano a ridere. 
Conoscono bene questo meccanismo anche certi registi e produttori di sit-com o programmi tv in genere (vedi Striscia la Notizia), dove ad ogni battuta viene aggiunta una fragorosa risata registrata ad hoc per stimolarla anche nel telespettatore, sfruttando le proprietà contagiose del ridere. Questi studiosi, dunque, nell’articolo pubblicato sulla rivista The Journal of Neuroscience, sostengono che quando qualcuno ride o esprime un’esternazione di gioia, nel cervello di chi ascolta si attivano le stesse aree che si “accendono” quando siamo noi stessi a ridere.
In pratica, quando vediamo qualcuno che ride il nostro cervello istintivamente lo imita, mettendo in moto i muscoli facciali (circa sessanta) che permettono il sorriso.
E’ un meccanismo di “specchio” che rinforza nell’uomo i vincoli sociali. Si attiverebbero infatti i centri neurali formati dai “neuroni specchio”. Questi neuroni hanno il compito specifico di osservare e comprendere le espressioni degli altri, e di attivare automaticamente una risposta adeguata ad esse, imitandole. Questa capacità dell’uomo per essere così radicata nel cervello deve esse-re nata nelle prime fasi dello sviluppo evolutivo, ed è fondamentale per le relazioni sociali, che a loro volta sono basilari per la vita di ciascuno. Attraverso il monitoraggio dell’attività cerebrale di alcuni volontari sottoposti a risonanza magnetica, si è scoperto che solo i suoni “positivi” fanno scattare il meccanismo di imitazione. Le risate suscitano l’attivazione della corteccia premotoria, l’area neurale che, controllando i muscoli del viso, ci permette di ridere. L’effetto è evidente, al punto che, in quel momento, è come se fossimo noi stessi in prima persona a ridere, mentre invece stiamo semplicemente ascoltando una risata altrui.

Riccardo Staroccia


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