venerdì 23 settembre 2011

COME IL WEB HA CAMBIATO LE NOSTRE VITE

Il quotidiano inglese "Telegraph" ha stilato una lista delle cose che sono radicalmente cambiate dall'avvento di internet ad oggi. Oggetti obsoleti e stili di vita vecchi: ecco come sono cambiati.


Diciassette anni fa era solo il 1994. Silvio Berlusconi “scendeva in campo”, l'Italia perdeva i mondiali in finale contro il Brasile ai calci di rigore, e spopolavano le prime “boy band” come i “Take That”. Ma la nostra vita era molto diversa, soprattutto perchè non c'era internet. O almeno, ancora non entrava in maniera così dirompente nella nostra vita quotidiana.
Ma cosa è cambiato, concretamente? Se lo è chiesto il Telegraph, giungendo ad una lista finale di 50 “cose” uccise dal web. Per “cose” si intendono non solo oggetti ormai diventati inutili ed obsoleti, ma anche abitudini che abbiamo perso, perchè oggi non avrebbero più senso.
Non tutti gli oggetti citati dal Telegraph sono ovviamente scomparsi, ma il loro utilizzo è sicuramente meno essenziale che in passato. In prima fila ci sono il televideo, gli elenchi telefonici e gli album fotografici. Che senso ha cercare una notizia sul televisore, quando ormai con un click abbiamo, oltre alla notizia stessa in tempo reale, anche immagini, video e link di approfondimento? Chi utilizza ancora i vecchi elenchi telefonici, quando basta interpellare un motore di ricerca per avere il numero che cerchiamo? Conservare album fotografici sarà anche bello, ma non si può negare che ormai la maggior parte delle foto le teniamo in una o più cartelle sull'hard disk o, addirittura, condivise con il resto del mondo su siti come flickr. Per non parlare delle e-mail: scrivere a penna una lettera è molto più romantico, ma vuoi mettere la comodità e la rapidità della posta elettronica?
La lista prosegue con abitudini che solo pochi lustri fa erano del tutto normali. Ma quanti sono ormai gli appassionati di musica che vanno in un negozio di dischi a comprare dei cd? Sicuramente meno di quelli che la scaricano – più o meno legalmente – da internet. Il Telegraph parla anche delle riviste porno, il cui acquisto era considerato quasi come un “rito di passaggio” per gli adolescenti: oggi per loro tutto è più semplice, vista l'immensa offerta di siti hard proposta dal web. E, per restare in tema, anche la prostituzione ha cambiato il suo modus operandi. Via dalle strade, le prostitute ora preferiscono pubblicizzarsi su siti specializzati: meno stancante e più conveniente.
È però il rapporto tra cittadino e informazione il ramo che forse è stato più modificato grazie a internet. Oggi chiunque, in maniera semplicissima, può accedere in tempo reale alle news del proprio paese e di tutto il mondo. L'informazione non è più legata al giornale, al quotidiano comprato la mattina in edicola, magari lo stesso da 40 anni. Oggi chiunque può farsi una propria rassegna stampa, anche includendo giornali stranieri. Non ci sono limiti alla mole di informazioni che la rete può dare.
A rimetterci, invece, sembra sia stata la pausa pranzo. Pare che molti impiegati sacrifichino la pausa pranzo: preferiscono mangiare un panino veloce mentre chattano senza il rischio di essere rimproverati dal proprio capo.
Insomma, una rivoluzione a 360 gradi, che ha interessato ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Alcuni in meglio, altri in peggio, ognuno giudichi da sé. Ma faccia in fretta, perchè internet non dà molto tempo. C'è da scommetterlo: tra altri 15 anni le abitudini e gli oggetti di oggi saranno già vecchi, e altri oggi inimmaginabili faranno parte della quotidiana normalità.  

Riccardo Staroccia

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